Lo Shintō e La città incantata

Giappone Animato

Bentornati nella nostra rubrica di Giappone Animato! Oggi parleremo dello Shintoismo e di come è stato trasposto nel film d’animazione “La città incantata” dello Studio Ghibli!

Giappone Animato
Scena de La città incantata ©Hayao Miyazaki

LO SHINTOISMO

Lo Shintō 神道 (letteralmente “Via degli dèi”) è la religione autoctona giapponese esistita fin dal periodo preistorico e arrivata fino ad oggi, seppure contaminata da altre vie di pensiero che lungo la storia sono giunte in Giappone (come Buddhismo, Confucianesimo e Cristianesimo). Lo Shintō prevede vari rituali e pratiche rivolte verso l’ottenimento di favori o la devozione dei kami 神, dèi o entità soprannaturali, che vivono nella natura e pervadono il mondo. Non sono esseri “buoni” in assoluto, ma possiedono sia aspetti violenti come pacifici: l’essere umano deve infatti ottenerne la benevolenza attraverso riti, offerte e preghiere.
I testi più antichi che narrano la storia dei kami sono il Kojiki 古事記 (“Cronaca di antichi avvenimenti”, 712) e il Nihonshoki 日本書紀 (“Annali del Giappone”, 720): la storia della nascita del Giappone e la genesi degli dèi e degli uomini comincia con Izanagi 伊邪那岐 e Izanami 伊邪那美, fratello e sorella, che danno vita alle isole nipponiche, agli altri kami e agli uomini. Ogni entità sacra ha le sue caratteristiche: la più importante è Amaterasu Ōmikami 天照大神, dea del Sole, che secondo la tradizione è l’antenato divino più antico (anche chiamato ujigami 氏神) dell’Imperatore, legittimandone così il potere in quanto dio che si manifesta in terra.

LA CITTÀ INCANTATA

Il film d’animazione dello Studio Ghibli che più possiede elementi shintoisti è, come potrete immaginare se l’avete visto, “La città incantata” 千と千尋の神隠し (Sen to Chihiro no kamikakushi, “La sparizione di Sen e Chihiro a causa dei kami”): del 2001 e diretto dal famosissimo Hayao Miyazaki, questo capolavoro dello Studio Ghibli ha vinto numerosi premi in tutto il mondo, tra cui nel 2003 l’Oscar per Migliore film d’animazione. Vengono rivelate credenze shintoiste a partire dal titolo: secondo il kamikakushi 神隠しuna persona, solitamente un bambino, scompare improvvisamente nei pressi di un bosco o di una montagna (ritenuta un luogo sacro e casa di spiriti e dèi), e rapito da kami secondari il cui scopo è solamente quello di divertirsi e fare uno scherzo alla famiglia preoccupata. La persona scomparsa spesso viene ritrovata, anche anni dopo, e capita che non ricordi nulla dell’accaduto.

Giappone Animato
Scena de La città incantata ©Hayao Miyazaki

In questo film vediamo Chihiro, una bambina che stava traslocando assieme ai genitori in un’altra città, che si perde tra delle rovine di quello che sembra essere un parco divertimenti abbandonato: appena giunge sera si mostrano numerose divinità e quel luogo desolato si trasforma così in un complesso di terme dirette dalla perfida Yubaba, un’anziana maga molto severa. Per non venir catturata e poter sopravvivere Chihiro è costretta a chiedere un lavoro alla direttrice, che priva la bambina del suo nome e la rinomina Sen. Con un nuovo nome e supportata da vari amici tra cui Haku, un ragazzo che nasconde una seconda identità, inizia a servire il complesso di bagni pubblici e incontra numerosi personaggi della mitologia nipponica.

In Giappone kami e rei 霊 (spiriti) possono vivere in ogni elemento della natura: negli alberi, tra i sentieri di montagna, a ridosso delle risaie; Miyazaki ha voluto rappresentare molti personaggi del folklore nipponico, perfino quelli che fanno parte di leggende popolari di campagna e quindi poco conosciuti, in un contesto di “vacanza”. In un’intervista ha infatti dichiarato che come gli umani che lavorano durante la settimana e si svagano il sabato e la domenica, anche gli dèi hanno bisogno di un weekend rilassante… E quale miglior posto per ambientare il film se non alle terme, amate da tutti i giapponesi?

Giappone Animato
Scena de La città incantata ©Hayao Miyazaki

I personaggi soprannaturali in questo film sono tantissimi, vediamone alcuni:
– Haku (Spirito del fiume Kohaku, 饒速水琥珀主 Nigihayami Kohakunushi) e lo “Spirito puzzolente” (Okusare sama お腐れ様) sono draghi fluviali, corrotti dall’inquinamento e dalla mano umana.
– Yubaba e Zeniba sono due gemelle che rappresentano due aspetti di una stessa persona: severa al lavoro e tranquilla nell’ambiente domestico. Questo personaggio ricorda la yama-uba, una strega di montagna che, secondo il folklore popolare, offre ospitalità ai viandanti per potersene cibare durante la notte.
– Kamaji è rappresentato con le fattezze di un ragno, animale molto operoso e abile, presente spesso nelle leggende mitologiche giapponesi.

Oltre a questi esempi, vi sono nel film un numero sconfinato di divinità minori messe in secondo piano, come lo Spirito del Ravanello, o la divinità Onama-sama che dalle campagne viene a terrorizzare i bambini una volta l’anno.
Senza-volto (Kaonashi カオナシ) invece non ha alcun riferimento alla mitologia, bensì si riferisce al Giappone contemporaneo, corrotto dal denaro e dall’avidità di cose materiali; l’unico riferimento alla tradizione sembra essere rappresentata dalla maschera sul viso, tipica del teatro .

Giappone Animato
Torii sul sentiero, scena de La città incantata ©Hayao Miyazaki

Elementi shintoisti sono cosparsi ovunque nei film diretti da Miyazaki, anche se spesso si tratta solamente di piccoli dettagli, che fanno da sfondo all’azione dei personaggi. Durante il trasloco con i genitori, nel sentiero in mezzo agli alberi, non solo ci sono delle piccole casette in pietra, abitazione degli dèi, ma perfino torii in legno: si tratta di portali che segnano l’ingresso di un luogo sacro, usati come entrata per accedere ai santuari (jinja 神社); lo stesso complesso delle terme ricorda l’architettura dei templi giapponesi, rossi e lucidi, con tetti spioventi e molto decorati, tra cui dettagli laccati d’oro.

Spero che questo articolo vi sia piaciuto, ritorneremo sullo Shintoismo e le sue tradizioni più avanti! Intanto vi auguro una buona visione!

-Lidia


Bibliografia:
Massimo Raveri, Il pensiero giapponese classico, Torino, Einaudi Editore, 2014.

Fonti web:
http://www.studioghibli.it/la-citta-incantata-la-parola-a-hayao-miyazaki/
https://www.tor.com/2017/09/27/gods-and-spirits-and-whatever-totoro-is-exploring-miyazakis-fantasy-world/
https://www.mimusubi.com/2019/08/21/kamikakushi-kamikakure/
http://yokai.com/yamauba/
https://it.wikipedia.org/wiki/La_citt%C3%A0_incantata
https://images.app.goo.gl/CgCo1otr7ppL9daN7
https://images.app.goo.gl/nv3vniQvT376bn3S6
https://images.app.goo.gl/jnMYzokt7sFJooZD8