I Kami della morte

Come possiamo non menzionare gli dèi della morte, quando parliamo del paranormale giapponese? In questo articolo ci addentreremo nel regno degli 死神 shinigami, i mietitori dell’Oriente.

“La strega Takiyasha e lo spettro scheletro”, xilografia di Utagawa Kuniyoshi

La figura dello shinigami è sicuramente già nota a tutti, poiché presente in molti manga ed anime. Ma proprio come nella storia della geishaanche questo personaggio ha molto da rivelare a noi anime mortali.

LO SHINIGAMI COME SPIRITO…

Black Butler © Yana Toboso, edizione italiana a cura di Planet Manga

I poteri, le origini e il ruolo degli shinigami è sempre diverso per ogni anime e manga. Solo una cosa certamente hanno tutti in comune: il nome che portano. Il termine 死神 shinigami indica la loro natura poiché il carattere 死 shi significa “morte” mentre 神 kami significa “spirito”.
Ma come spiriti, non sono divinità? 
Effettivamente, è facile confondersi.

Prendiamo ad esempio gli shinigami del manga “Black Butler” di Yona Toboso. Questi spiriti sono divisi in una stretta gerarchia nella quale ognuno ha un ruolo ben preciso. Gli shinigami sono riconoscibili per il loro colore degli occhi e la loro miopia che li costringe a portare degli occhiali e chi non li indossa è identificato come disertore. Yona Toboso ha ideato degli shinigami che diventano tali poiché morti per suicidio. Una cosa che è certa che in “Black Butler” gli shinigami non sono assolutamente divinità, ma solamente spiriti di defunti a cui è stato assegnato un compito dopo la morte: controllare e raccogliere anime.

“Soul Eater” © Atsushi Okubo

Similmente, in “Soul Eater”, manga dell’autore Atsushi Okubo, gli alunni della scuola 死武専 Shibusen non sono descritti come divinità, fatta eccezione per il suo fondatore che porta proprio il nome di Shinigami e sembra incarnare la morte stessa. Anche in Soul Eater, la gerarchia all’interno della scuola è ben definita in base ai compiti e gli alunni della Shibusen sono divisi in “Maestri d’armi” e “Armi”. Lo scopo finale di questa società è quello di eliminare le anime malvagie.
Sembra a quanto pare che qualsiasi sia il luogo o la situazione dai quali provengano, gli shinigami siano sempre presentati quasi come “aiutanti” e benevoli nei confronti della società umana…
Oppure non è così?

…E LO SHINIGAMI COME UN DIO

“Death Note” © Tsugumi Oba, edizione italiana a cura di Planet Manga

Ben diversi da Shinigami, preside e fondatore della Shibusen, sono gli dèi della morte di “Death Note”. Molto meno benevoli e comprensivi, più neutrali e sinistri degli shinigami di “Black Butler”. Proprio come vere e proprie divinità, anche se non godono di altrettanta immortalità. . Un’evidenza di questo è rappresentata proprio dallo shinigami più famoso del manga: Ryuk. Infatti, la sua discesa sulla Terra è stata motivata esclusivamente dal fatto…che si stava annoiando. Be’, non proprio divino come gesto, ma ha dato sicuramente inizio ad una storia che di noioso ha poco!

Probabilmente siamo tutti a conoscenza del metodo con cui uccidano questi shinigami, ovvero scrivendo il nome della vittima designata sul proprio quaderno della morte. Ciò che è da notare però è come questi shinigami non uccidano solamente le persone malvagie o che ritengono che meritino la morte. Può capitare che alcuni di loro siano mossi a compassione e salvino così alcuni umani, ma le conseguenze non sono affatto positive.

 

“Soul Eater” © Atsushi Okubo, edizione italiana a cura di Planet Manga

UN MISTERIOSO MESTIERE

Probabilmente è difficile stabilire qual è il compito di uno shinigami perché nessuno ne ha mai incontrato uno? No. Ed auguriamoci di non incontrarlo presto perché non avremmo più nessuno a cui raccontarlo, per ovvi motivi.
Il motivo della vaghezza circa questi spiriti è molto semplice e sta nel fatto che non sono del tutto originari del Giappone. Non si hanno fonti certe, ma prima del periodo Meiji (1868-1912) non si hanno tracce in nessun scritto di racconti di shinigami. Neanche nel “Kojiki”, il racconto delle origini del Giappone, non si accenna a questo tipo di spiriti, né ad una personificazione della morte. Si pensa quindi che siano stati in qualche modo “portati” dai primi occidentali con i quali il Giappone è entrato in contatto dal 1600 in poi. In che modo sono stati “portati”? Semplicemente i giapponesi probabilmente hanno sentito parlare dell’occidentale Tristo mietitore.
Ma se il nostro angelo della morte è unico nel suo genere, gli shinigami condividono la stessa natura degli altri spiriti shintoisti. Sono molteplici e il loro compito e la modalità con la quale scelgono le anime non sono ben definiti. Forse questo fa di loro gli spiriti più imprevedibili di tutti…

 

またね!

-Giulia

 


FONTI WEB: 

FONTI FOTOGRAFICHE:

  • https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/1a/Takiyasha_the_Witch_and_the_Skeleton_Spectre.jpg
  • http://www.fumettologica.it/wp-content/uploads/2018/01/Ryuk.jpg
  • https://64.media.tumblr.com/f3eb8366c1cb3adcd12fec4647f932f0/tumblr_inline_o8710eQbSI1tpb4it_1280.jpg
  • https://cdn.myanimelist.net/s/common/uploaded_files/1445228299-3d94ed2096107eca5dd79bbb0aca5a35.png
  • https://townsquare.media/site/622/files/2016/03/souleater2.jpg